Giornata mondiale della salute mentale: riconsideriamo la nostra salute sui luoghi di lavoro
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, è fondamentale porre l'accento su un aspetto spesso trascurato: la salute mentale sul posto di lavoro. In un contesto caratterizzato da un crescente livello di stress e burnout, è cruciale che ognuno di noi - manager, risorse umane, psicologi del lavoro - prenda consapevolezza del proprio ruolo nella creazione di un ambiente di lavoro sano e gratificante.
Un riscontro allarmante
I dati parlano chiaro. Secondo uno studio del cabinet parigino Empreinte Humaine, un lavoratore su due si sente in stato di disagio psicologico. Questa realtà evidenzia una crisi di salute mentale che colpisce un numero sempre maggiore di dipendenti. Inoltre, il Barometro Malakoff Humanis rivela che stress e burnout rappresentano il 20% delle cause di assenteismo in azienda, generando costi significativi per le organizzazioni. In effetti, la salute mentale non è solo una preoccupazione individuale dell’impiegato, ma ha un impatto diretto su performance e produttività dell’intera organizzazione.
Le conseguenze di un ambiente tossico
Alcuni studi del 2023 condotti dall’azienda Deloitte mostrano chiaramente che un ambiente di lavoro tossico provoca una diminuzione dell'impegno e una riduzione della produttività. I team analizzati all’interno di tali contesti disfunzionali si sono dimostrati meno creativi e motivati, rallentando il processo di innovazione aziendale e diminuendo le proprie prestazioni e risultati.
Quali ostacoli al riconoscimento della salute mentale in azienda?
La stigmatizzazione della salute mentale nel contesto professionale rappresenta un ostacolo significativo. Secondo Deloitte, il 60% dei dipendenti ha difficoltà a parlare e affrontare i propri problemi di salute mentale per paura di essere giudicato. Questo silenzio nuoce non solo agli individui, ma ha anche un impatto diretto sulla performance dell’azienda. In questo senso, è fondamentale l'educazione e la sensibilizzazione per ridurre lo stigma attorno a questi temi. Le organizzazioni che danno priorità al benessere dei propri dipendenti non solo creano un'atmosfera di lavoro positiva, ma osservano anche un incremento diretto dell'impegno e della produttività dei propri collaboratori.
Il benessere: un motore per la performance
È cruciale comprendere che il benessere dei dipendenti è la base per una performance ottimale. Secondo il rapporto Gallup, i team impegnati tendono a eccellere, con un aumento della produttività che si aggira intorno al 21%.
La responsabilità dei leader
I leader hanno un ruolo determinante nella de-stigmatizzazione e nel miglioramento del benessere. Ecco alcuni consigli pratici da attuare:
Formare i manager sulla salute mentale: Corsi di formazione permettono di identificare i segnali di disagio e di intervenire correttamente.
Promuovere dialoghi aperti: Incoraggiare le discussioni sulla salute mentale favorisce la trasparenza e riduce lo stigma.
Offrire risorse di supporto: Fornire servizi di salute mentale dimostra un impegno serio verso il benessere dei dipendenti.
Coltivare una cultura di ascolto e empatia: Creare spazi di condivisione senza giudizio è essenziale per instaurare un clima di fiducia.
Per una migliore cultura del benessere
La cultura aziendale gioca un ruolo cruciale nella promozione della salute mentale dei dipendenti. Una cultura positiva e inclusiva può ridurre significativamente lo stress, migliorare il benessere e aumentare la produttività. Ecco alcuni elementi chiave su come la cultura aziendale possa influenzare la salute mentale:
- Valutare regolarmente il clima di lavoro: Condurre indagini anonime per raccogliere feedback sulla salute mentale all'interno del team.
- Organizzare workshop di sensibilizzazione: Invitare esperti a condurre sessioni sulla gestione dello stress e sulla salute mentale.
- Promuovere pause regolari: Incoraggiare i dipendenti a ricaricare le energie migliora la concentrazione e la produttività.
- Implementare programmi di riconoscimento: Valorizzare i contributi dei dipendenti stimola il morale.
- Favorire un lavoro flessibile: Consentire ai dipendenti di scegliere i propri orari o di lavorare da remoto migliora l'equilibrio tra vita professionale e personale.
- Sostenere una comunicazione aperta: Una cultura che valorizza la comunicazione aperta consente ai dipendenti di condividere le proprie preoccupazioni senza timore di ritorsioni.
- Promuovere un ambiente inclusivo e benevolo: Creare un ambiente inclusivo e benevolo contribuisce alla salute mentale dei dipendenti. Una cultura aziendale che celebra la diversità e promuove l'inclusione aiuta a creare un senso di appartenenza.
Conclusione
In sintesi, la cultura aziendale è molto più di un semplice contesto lavorativo; rappresenta il cuore pulsante della nostra quotidianità professionale. Stabilendo un clima in cui la comunicazione è fluida, i leader sono formati per ascoltare, e ogni individuo si sente incluso e supportato, possiamo trasformare i nostri luoghi di lavoro in veri e propri rifugi di benessere.
Silvia Serio
Psicologa del lavoro e consulente d'impresa